
tutto è relativo...
se viaggi a più di mille km all'ora, ma sei rinchiuso in una cabina depressurizzata di un Airbus A380, il bicchiere di caffè poggiato sul tavolino davanti a te non ti si verserà sulle mutande (a meno che tu non sia seduto dietro ad un bambino ciccione rompiballe che si agita...) ma resterà fermo.
Così come, Einstein insegnava, due gemelli che si separano, uno che resta sulla terra, l'altro che intraprende un trip interstellare viaggiando alla velocità della luce, invecchieranno in maniera diversa e, dopo 40 anni, non saranno più tanto uguali come quando si erano separati.
E allora anche un minuto può essere molto diverso a seconda che tu stia comodamente seduto sulla poltrona di

Sta di fatto che quando Madre Natura decide di ricordarti che in fondo sei troppo piccolo davanti a più di due metri che si infrangono a pochi cm da te, è troppo tardi per pensare ad altro tranne che "ok, ti terrà giù per un po' e ti farà ballare, rilassati...". E allora vai giù, cerchi di non

passa il minuto, torno su, non mi fido, prima di riprendere fiato mi guardo intorno, non c'è più niente....
Torno a riva con la schiena piegata, sputo acqua, guardo il vuoto per 5 minuti (anche quelli lunghissimi), un Amico mi prende e mi riporta dentro per cancellare la paura...
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