Saturday, October 27, 2007

dura e leggera.... soprattutto dura!


"certe cose possono finire in tragedia!"
Sistemando la mia hap jacobs nel box, prima della partenza per la zingarata basca di mercoledi con gli altri animali della surfers gang, ho provato personalmente la qualità di un prodotto che, sebbene possa far storcere il naso ai fondamentalisti del clark foam, ha il suo motivo di esistere.....

e oggi non mi riferisco al fatto che anche un 9.2 può diventare leggero e trasportabile quanto un fish lungo la metà, soprattutto quando ci si appresta a prendere il trenino per Malpensa le mattine fredde di marzo carichi come i muli, ma semplicemente al fatto che l'alchimista Randy French si è veramente inventato qualcosa di indistruttibile!!!

Prendete la mia 9.2 jacobs (vedi figura), inseritela in una sacca, e poggiatela lateralmente al muro del box, possibilmente male....

A questo punto indietreggiate, salite sul vecchio e pesante pajerone (*) e preparatevi a parcheggiarlo come sempre nel box; concentrandovi sullo specchietto destro, affinché non tocchi la parete, distraetevi a sufficienza in modo da non accorgervi che nel frattempo la sacca contenente la beneamata si è coricata "a ponte" ovvero con il pur minimo rocker ben puntato a terra.
Il gioco è fatto: aprite la portiera per scendere e con l'orrore negli occhi notate come la macchina sia di fatto parcheggiata sulla tavola.

Sono attimi in cui la lucidità si perde, ma cominciate ad indietreggiare, con la lacrimona che vi scende già dalla guancia.... lo so.... è dura, quanto togliere una lama da una ferita.....

infine, scendete dall'auto, correte sul luogo del delitto, aprite in fretta la sacca e.....


NON S'E' FATTA NU' CAZZ....!!!!!!!!!!!



per sempre grazie, Randy.....






(* carbon-neutralizzato per questo 2007

Tuesday, October 23, 2007

NordEst traditore

Andora, domenica 21 ottobre 2007

Era tempo che non accadeva; era da tempo che Aurelio non liberasse al vento un "non c'è un caaaaazzo!"....
E' riaccaduto domenica. I piani erano tra i più bellicosi: "only the braves", NordEst teso, cazzo duro, si viaggia dritti fino al confine.....
Giusto il tempo di un rapido check ad Andora, che si rivelerà nelle condizioni migliori proprio in quell'istante, con un mezzo metro reso di vetro dalla tramontana, due persone soltanto in acqua; mai così determinati nel pensare "se è così qui, figuriamoci a Le Pirat! (secret spot... Ndr)"...
e invece niente di niente, ci spariamo 150km tra andata e ritorno per ributtarci in acqua al molo della Cotes des Basques de noantri, nel frattempo affollatasi di piemontesi e con misura ancor più striminzita di prima....
Alla fine ci siamo comunque divertiti, la compagnia è quella di sempre, speriamo nella Cotes quella vera a questo punto...


e ora spazio ai contributi! (p.s. oggi la pagella di Aurelio, per evidenti motivi meteo, non sarà pubblicata...)

Sirbony

La vita è davvero strana, uno si alza la mattina alle 5,50 (dopo aver dormito si e no due ore), alle 6,15 Arrivano Aurelio, Kakko e la Cariatide. La merdaccia non fa a tempo a scendere dalla macchina che la pinna del suo long sfonda la mia sacca (nuova di pacca) sfiorando la preziosa glassatura che ricopre la mia "Durlindana!". Partiamo, primo stop Andora, diciamo che il thc nei nostri corpi ci porta a valutare come "onde" delle micro frangenze a ridosso della massicciata di destra. La speranza è quella che, entrando in Francia il vento ma soprattutto il passo d'onda sia più interessante. La Francia meridionale o "prodromi" della Costa Azzurra è un posto decisamente bizzarro, tra boulangerie e grannies 60 trassate alla Jenna Jameson, posti come Mentone, Rocquebrune, ed altri affini, hanno spesse volte regalato delle condizioni divertenti, quando magari fino a Ventimiglia regnava la piatta... L'atmosfera che si respira da queste parti e sempre strana, ti fa sembrare di essere arrivato a Biarritz, quando in realtà sei a 1km dal confine con la città/dogana di Ventimiglia (posto che insieme a Bordighera si gioca il primato in italia per i tentativi di stupro omosessuale e di suicidio di gruppo). Tentiamo un azzardo, ovvero appena entrati in Francia, dopo una vigorosa inversione a U, rientriamo per pochissimo in Italia giusto per verificare uno spot che sicuramente avrà delle potenzialità, uno splendido scenario, acqua cristallina, ma che purtroppo è piatto da far schifo. Presi dal sacro fuoco dello scivolamento liquido, decidiamo di rientrare in Francia e finalmente eccoci a Mentone: prima rotonda: 'na ceppa; seconda rotonda: 'na ceppa: arriviamo al nostro solito posto e con somma delusione ci accorgiamo che le dimensioni sono davvero penose, Andora sembrava Mavericks rispetto a quello che vediamo a Mentone. Non contenti e non potendo percuotersi ognuno il proprio scroto, dato che eravamo tutti seduti ed affanti, decidiamo di continuare, il rischio sarebbe stato quello di ritrovarci a Cap d'Agde nota comunita naturista a metà del Golfo del Leone... Ora io ho sempre desiderato surfare col "pappo de fora" ma farlo in una giornata con atmosfere alla Dottor Sivago sincaremente vorrei risparmiarmelo... Convinciamo un indomito Spada a riportarci almeno ad Andora dove giugniamo alle 11,40 (la prima volta ci eravamo arrivati alle 8,40) e decidiamo di entrare. Cercheremo di fare surf per un paio d'ore, naturalmente date le scarsissime condizioni, i ragazzi col long sono decisamente più avvantaggiati rispetto a me che da nano quale sono, "me llevo" una 6'0" ed Aurelio con la sua 6'4". La 3/2 ci sta tutta perché una tramontana in intesificazione, ha reso l'acqua fredda per non parlare dell'aria... Sarò sincero, sono il primo a gettare la spugna complice anche una "pinnata" auto-inferatami per fare il cazzone nell'inside inesistente... Mi consola di essere partito su due onde "fantasma" mostrando anche l'autorità di chiamarle a tipacci come Aurelio e il Prof e riuscire a partire. Questo significa che lo stato di forma persiste, e che per la Guadalupa sarò pronto. Una giornata passata con gli amici non è mai negativa e surf a parte è stata una giornata davvero divertente. Il ritorno sempre con Spada al volante è filato liscio, dopo poco mi sono piantato gli auricolari e sulle note di Dream Catch Me del Jack Johnson della Cornovaglia, Newton Faulkner mi sono appisolato fino alla barriera di Milano.. Dal punto di vista tecnico non credo si possano azzardare giudizi, remare su gobbe di venti centimetri è roba da eutanasia. Però il gruppo, i panini del postaccio tarro [..."le Surfing di Andora"..., ndr], le patatine fritte, presi davanti al mare, cazzeggiando bellamente con i miei compagni di avventure, mentre tutta la Milano da bene stava chiusa in casa attanagliata dal freddo, ed un ritorno a casa ricco di soddisfazioni, la Ferrari che vince in mondiale piloti, il Milan che perde contro una squadra di parrocchia, la moglie bona, insomma... ... una gran bella giornata!!! Sirbony