Sunday, August 17, 2008

Sotto il nose, niente... di buon'ora


"El Porto", sabato 16 agosto, "lu jurne de Sant Rocc..."

La più bella conferma che il nuovo trabocco costruito sul moletto del porto avesse migliorato la secca l'ho avuta dai miei amici localz ("le onde qui al porto sono peggiorate, non sono più come una volta...") a cui consiglio vivamente di viaggiare un po' di più ed informarsi... la mareggiata di scirocco di venerdì è finalmente girata da grecale e sembra che questo, alla nuova secca, piaccia parecchio. Entro in acqua prima delle 8 di mattina, fresco fresco di traversata via treno. Fino alle 9 il mare è bello carico, con il vento che soffia da sudovest, quindi offshore, in prossimità del jetty e anche a centro baia dove, armato di superfrog e turbominchia (scelta obbligata, dopo varie ore passate nei giorni scorsi ad innamorarmi dell'acid surf di Alex Knost grazie alle dozzine di dvd che mi ha lasciato db per l'estate milanese) mi sparo onde a centallora con una bella spallona che tiene fino alla fine e ricorda per le forme ed i colori nientepopodimeno che quel di Finale. Soprattutto al moletto il forte backwash e la corrente di riflusso alzano l'onda al momento del takeoff ben oltre il metro e mezzo regalandomi, quando impreparato, discreti shampi... Dopo le nove il mare scende un po' e si regolarizza e finalmente c'è spazio per provare a chiedere qualcosa in più al mio noserider; nelle destre giuste, con il takeoff azzeccato, riesco a tirar su il nose il giusto tempo necessario per sfruttare lo stallo e correre davanti... il più delle volte questo si traduce in rovinose cadute, ma una volta, magica, entro finalmente in contatto con il divino, grazie all'etere che si concentra in quello spazio vuoto tra la parete dell'onda ed il mio nose su cui arrivo con le mie gambozze rigide, tremolanti e timorose dell'avventato passo.
Il tempo si ferma...

Quando mi risveglio è già ora del richiamino pomeridiano: in acqua ritrovo Paolo, un local di Banzai nonché marito di una ragazza del luogo e in visita a suocerame vario, con cui entro subito in sintonia, e Ciro; in tre ci spartiamo delle onde ancora bellissime e, oserei, perfette almeno nel takeoff. Belle destre (riprovo a recuperare la magia del mattino, ma non ottengo lo stesso mistico risultato) e una bella sinistra veloce e lavorata fino alla schiuma finale...

Direi che può bastarmi per una lunga pausa fino a metà settembre...

e prima di ieri...
Prima di ieri, c'è stato tempo per altre due uscite Vastesi ed una Versiliese:
la prima a Libertini il 12 luglio, di rientro dalle botte di Bali, con un mezzo metro da scirocco che mi riconcilia con la nobile Arte;
il sabato 19 luglio in Versilia, con db e me medesimo impegnati a mettere in acqua i pesci californiani (era il primo bagnetto per il mio quad) in condizioni un po' disordinate ma abbastanza impegnative e che hanno rivelato subito i punti di forza della meraviglia di zio Bob Mietsven nonostante la non grazia di chi ci stava sopra;
la domenica del 27 luglio, con un metro sporco da Nord surfato al Porto in compagnia di Peke che è venuto a trovarmi con l'allegra famigliola; una bella domenica dove siamo riusciti a tirar fuori qualcosa di buono e soprattutto divertente da condizioni non eccellenti, e culminata con una grande abbuffata in casa Sword.

insomma, una prima metà dell'estate, "quella da tg4", che mi aspettavo più povera di onde e che invece mi ha fatto divertire...

E intanto dalle coste lontane dell'Atlantico giungono voci di tavole all'eucalipto che si rompono sotto la furia di swell potenti... aspettiamo i resoconti!

sempre vostro

Tuesday, August 5, 2008

Landlocked surfers

parole e musica (punk) by DB...

6am and 10 below, if you ask to anyone

it’s not the usual idea of fun, but that’s the way it should be done



highway bandits on the run, stopping just for piss and gas,

just head south and then go right, lesser gods will keep us tight



once again we start to roll, we will rise or we will fall,

turn the the key and rev it on, nowhere bound but go go go!



We are landlocked surfers, you just won’t understand

One foot in the ocean, the other stuck on land


We are landlocked surfers, yes probably we are wrong

but that’s the way we live and that’s our fucking song