Saturday, April 26, 2008

Dello spot non v'è certezza

pubblico con piacere un bel reportino di Suisso della surfata di domenica 13 aprile dei ragazzi in Versilia:

Finalmente ci siamo,
dopo la super fregatura chiamata open day che mi ha fatto perdere il rientro in società di Swordfish con la 6.4 in quel di Finale, carico come una molla sono pronto per rientrare in acqua dopo 15 giorni full H-D.

Ore 7 casa Suisso e così sia; si parte presto, le squadre sono due, kakkomobile con il legittimo proprietario, Prof, Maggiore e Joe...tutti dediti al long, con la seconda macchina ci siamo io, Andrea e Federica con tavole più corte, fish per lui, io invece anche stavolta porto due tavole, short e compact disc, conscio che è una brutta abitudine da cambiare il prima possibile.

Dopo l’alternarsi di pioggia e sole durante il viaggio, la Versilia ci regala una fantastica giornata di sole…si fila dritti dritti al kakko’s break dove troviamo però un fastidioso
venticello da sud e un metrozzo abbondante in stile lavatrice degno del reparto elettrodomestici di mediaworld.

Consapevoli dell’inutilità di andare a cercare spot migliori, ci andiamo lo stesso!
Il risultato sono due ore di ricerca spot a distanze ridicole da un posto all’altro, il tutto condito da sciami di ciclisti + o – depilati e il gorgoglio di vecchie Porsche in parata a Forte dei Marmi.

Ma il morale è comunque alto, nessuno si lamenta delle due ore buttate, dopo un estenuante ricerca indovinate un po’ dove si entra? E si proprio al Kakko’s break… Impossibile is nothing!

Le ore in acqua passano senza acuti a causa di un mare che non è proprio il massimo, il Prof e Kakko in ogni caso prendono sempre una bella serie di onde, Joe si difende alla grande, io e Andrea facciamo la parte dei “ragazzini” nell’inside a cercare onde alla nostra portata, il pesce californiano fa sempre la sua porca figura, mentre il sottoscritto fatica un po’ a capire come cavarsela ma salva il salvabile, in fine il maggiore, che ormai veste di più la sua spidermuta della sua divisa da ufficiale gentiluomo, soffre un po’ la Versilia sciacquettosa che noi tutti ormai abbiamo digerito da tempo e chiude la giornata con un classico del suo repertorio “Me sono fatto un culo cosiii”

Un intuizione di Andrea ci fa spostare per l’ultima ora lontano dal moletto dove tutto migliora ma le braccia ormai sono K.O. e da li a breve apro le danze dei ritiri.

Una giornata “Versiliese marasma” come tante già viste ma con una discreta misura, in ogni caso ottimo rodaggio per il viaggio a Santander e insolazione pesante di chi scrive.

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